Un tavolo, una sedia, una valigia, lo smartphone. Un uomo, solo, in una stanza, vuota, forse affittata per un giorno: l’ultimo giorno. Un affamato, un immigrato, un estremista: in ogni caso un escluso, un deriso, un umiliato che non ha altra risorsa dello scontro, dell’aggressione per affermare il suo esserci, per essere finalmente lui il protagonista. Ripete a memoria i monologhi di Enrico V di William Shakespeare e vede il pubblico e lo usa. Lo rende personaggio, partecipe, prima nemico e ora complice, attraverso lo strumento più diffuso: lo smartphone, Facebook, finestra sul mondo, illusione di visibilità universale. Uno streaming in real time per testimoniare l’impresa: il racconto diventa così immagine reale, punto di forza che rende immortali. Come sostegno alla decisione finale, immolarsi contro il nemico, la società ricca, felice, forte… e indifesa. Un estratto delle parole di Shakespeare che diventa un interessante e sorprendente giustificazione universale dell’aggressione, della forza dei pochi, dello scontro che risolve.
REGIA: Solimano Pontarollo
ADATTAMENTO TESTI: Andrea De Manincor
PRODUZIONE: Casa Shakespeare
ATTORI: Solimano Pontarollo – ENRICO V
DURATA: 45 minuti
LINGUA: italiano
LUOGO: Spazio Teatrale
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